Don Mario Pecchielan alla destra di Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a S.M.M.R.

(tratto da L’Ancora n°18)

Ricordo sempre la grande emozione del 20 dicembre 1987, quando – dopo tanto tempo di attesa e di preparazione – entrammo per la prima volta nella nuova chiesa, nel giorno della sua dedicazione.

Avevamo trascorso i primi anni della nuova parrocchia S.Maria Madre del Redentore, in un prefabbricato, a via dell’Archeologia, dove è nata la chiesa di pietre vive di Torbellamonaca. Anni difficili, ma vivaci, indimenticabili, pieni di freschezza evangelica e di entusiasmo. Crescendo la comunità, si sentiva il bisogno di una casa più grande. E con lo sguardo guardavamo lungo il vialone il crescere giorno dopo giorno della guglia della nuova chiesa progettata dall’arch.Spadolini. Una chiesa grande e bella, segno anche del desiderio di riscatto di un quartiere degradato, ma pieno di speranze e desideroso di redenzione.

Quel 20 dicembre quando si spalancarono le porte della nuovaDon Mario Pecchielan alla destra di Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a S.M.M.R. chiesa, da tutti chiamata “cattedrale”, al seguito del cardinale vicario Ugo Poletti, il popolo di Torbella entrò, commosso e stupito per tanta bellezza. Sui volti si leggeva tanta commozione e soddisfazione e dalla bocca uscivano espressioni come: “Saremo un quartiere con tanti problemi, ma il Signore e la Chiesa non ci hanno abbandonato e ci hanno donato una delle chiese più belle di Roma!” .

La cattedrale nel deserto, perché allora isolata dalle abitazioni, cominciò a vivere e a diventare il cuore del quartiere, la casa di Dio e della gente, soprattutto dei poveri e dei giovani. In un crescendo continuo che ebbe conferma e suggello nella indimenticabile visita, l’anno seguente, del papa Giovanni Paolo II°.

Come primo parroco e fondatore della parrocchia, a 20 anni da quel giorno, non posso non ringraziare il Signore per la grande esperienza umana e sacerdotale fatta a TBM, e ringraziare anche tanti fratelli e sorelle, semplici e generosi, che con me hanno condiviso i primi passi della parrocchia. Abbiamo tribolato tanto, ma guardando indietro posso dire che ci siamo voluti anche tanto bene, e questa è stata, con la grazia di Dio, la forza che ci ha fatto andare avanti con coraggio e fiducia.

Auguro alla parrocchia, che in questi anni so essere molto cresciuta, di portare a maturazione quanto seminato all’inizio, e di essere sempre quella “fontana” a cui tutti possano attingere e trovare ristoro e salvezza.

Abbraccio tutti, con affetto, assicurando la mia preghiera.

Tor Bella Monaca è stata il mio “primo amore”, per questo mai la potrò dimenticare!.

DON MARIO PECCHIELAN

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