La "missione del cristiano" è allora, dietro la sua sequela, quella di "esserci" e servire l’uomo là dove vive. Direi "starci dentro" insomma. Per questo abbiamo sembre bisogno di ricordarci che il nostro essere chiesa non è difendere la vostra visione, dove siamo cresciuti e dove ci hanno fatto crescere. Ma mettere ciò che già siamo a servizio degli altri. Magari crescendo nella fede, e nella conoscenza della Parola e nella comprensione delle attese dell’altro.
Siamo chiamati ad "andare" dove Lui desidera. Siamo chiamati ad "annunciare" il centro del suo messaggio del Regno dei cieli. Che nonè un luogo di perfetti o di arrivati, è invece il luogo dove si realizza l’amore reciproco, la comprensione vera, il senso del servire come dono per l’altro. Certo non per edificare se stessi. Un augurio per tutti, soprattutto per gli operatori pastorali. Essere "forze attive" non significa emergere sugli altri; ma "darsi" con la ricchezza che siamo e abbiamo. Buon lavoro a tutti. In modo speciale ai nuovi venuti tra noi, don Giulio, suor Paola, suor Anna Maria. Ancora buon cammino a tutti.
Siamo chiamati ad "andare" dove Lui desidera. Siamo chiamati ad "annunciare" il centro del suo messaggio del Regno dei cieli. Che nonè un luogo di perfetti o di arrivati, è invece il luogo dove si realizza l’amore reciproco, la comprensione vera, il senso del servire come dono per l’altro. Certo non per edificare se stessi. Un augurio per tutti, soprattutto per gli operatori pastorali. Essere "forze attive" non significa emergere sugli altri; ma "darsi" con la ricchezza che siamo e abbiamo. Buon lavoro a tutti. In modo speciale ai nuovi venuti tra noi, don Giulio, suor Paola, suor Anna Maria. Ancora buon cammino a tutti.
Don Riccardo, Parroco