PER "VIVERE" LA PASQUA
Ecco che arriva. Finalmente!
Ancora per noi si fa regalo l’avvenimento del "passaggio" fra l’umano genere del "Dio delle vittorie. Dio forte, Dio grande. L’Eterno Immortale". Il canto di Pasqua della liturgia orientale sfavilla di solennità e ci chiama a considerare sempre di più il nostro rapporto con i grandi Misteri dell’Incarnazione e della Salvezza che Cristo Gesù ci ha offerto e regalato.
Questi fatti eterni e veri ci richiamano però al nostro modo di confrontarci al nostro Salvatore.
Come andremo a vivere il suo "passare" (Pesach/Pasqua in ebraico = un camminare snello, sicuro, quasi "saltellando") del Dio fatto carne fra di noi? Sarà un appuntamento di "tradizione"? Sarà una liturgia "divota"? Sarà un’emozione religiosa in più? Sarà un dovere da assolvere "almeno una volta all’anno"? Sarà una coreografia più o meno riuscita? Sarà…
E’…il Cristo che vuol darci LA SUA VITA. Viene a morire per prendere su di sè le nostre morti: fisica e definitiva in questo mondo; ma soprattutto la morte spirituale, dell’essere. Viene a darci la SUA VITA ETERNA, quella che ha vinto ogni morte, la mia e la tua. Quelle soprattutto più nascoste, meno evidenti. Che celiamo anche a noi stessi.
Non è una "tradizione", E’ VITA! Non è una liturgia "di chiesa". E’ un popolo, la Chiesa, che fa festa con il Dio Gesù "che passa". Non è un’emozione affettiva, è svellere da noi la mortalità e ridarci la nostra vera natura, quella "divina". E allora non è un dovere, ma un tripudio di gratitudine! Quindi non è una coreografia, ma il "dono della mia vita nuova".
Auguri a te che sei cristiano in questo modo. E se cosi non fosse: che tu lo possa divenire.
Auguri a Giulia – la nostra catecumena – per la sua nuova nascita.
AUGURI FRATELLI E SORELLE CARI DI TOR BELLA MONACA. Che possiate essere "presi" e "posseduti" cosi dalla Pasqua! Da Cristo Gesù, IL SIGNORE: LUI, Nostra PASQUA!
Ancora per noi si fa regalo l’avvenimento del "passaggio" fra l’umano genere del "Dio delle vittorie. Dio forte, Dio grande. L’Eterno Immortale". Il canto di Pasqua della liturgia orientale sfavilla di solennità e ci chiama a considerare sempre di più il nostro rapporto con i grandi Misteri dell’Incarnazione e della Salvezza che Cristo Gesù ci ha offerto e regalato.Questi fatti eterni e veri ci richiamano però al nostro modo di confrontarci al nostro Salvatore.
Come andremo a vivere il suo "passare" (Pesach/Pasqua in ebraico = un camminare snello, sicuro, quasi "saltellando") del Dio fatto carne fra di noi? Sarà un appuntamento di "tradizione"? Sarà una liturgia "divota"? Sarà un’emozione religiosa in più? Sarà un dovere da assolvere "almeno una volta all’anno"? Sarà una coreografia più o meno riuscita? Sarà…
E’…il Cristo che vuol darci LA SUA VITA. Viene a morire per prendere su di sè le nostre morti: fisica e definitiva in questo mondo; ma soprattutto la morte spirituale, dell’essere. Viene a darci la SUA VITA ETERNA, quella che ha vinto ogni morte, la mia e la tua. Quelle soprattutto più nascoste, meno evidenti. Che celiamo anche a noi stessi.
Non è una "tradizione", E’ VITA! Non è una liturgia "di chiesa". E’ un popolo, la Chiesa, che fa festa con il Dio Gesù "che passa". Non è un’emozione affettiva, è svellere da noi la mortalità e ridarci la nostra vera natura, quella "divina". E allora non è un dovere, ma un tripudio di gratitudine! Quindi non è una coreografia, ma il "dono della mia vita nuova".
Auguri a te che sei cristiano in questo modo. E se cosi non fosse: che tu lo possa divenire.
Auguri a Giulia – la nostra catecumena – per la sua nuova nascita.
AUGURI FRATELLI E SORELLE CARI DI TOR BELLA MONACA. Che possiate essere "presi" e "posseduti" cosi dalla Pasqua! Da Cristo Gesù, IL SIGNORE: LUI, Nostra PASQUA!
Don Riccardo, Parroco